Film: Io so che tu sai che io so (1982) HD
Trama: Fabio Bonetti, 50 anni, è un bancario. E' sposato con Livia ormai da vent'anni e la vita coniugale si trascina avanti stancamente nella monotonia quotidiana. Le due passioni di Fabio sono la tv e le partite di calcio. Un giorno irrompe nella loro vita un detective privato, incaricato dal famoso finanziere Vitali di pedinare la moglie Elena, che abita nello stesso palazzo dei Bonetti. Elena Vitali ha prestato la sua Panda a Livia e così il detective ha filmato per diverse settimane la vita di Livia. Dopo alterne vicende Fabio viene in possesso dei filmati e proiettandoli scopre le situazioni tragiche nascoste sotto la vita normale della sua famiglia: la figlia sedicenne Veronica si droga dall'età di tredici anni, la moglie l'ha tradito con un altro uomo; lui stesso, Fabio, ha una malattia incurabile e i suoi giorni sono contati. Vedendo però tutti i filmati a poco a poco si rende conto delle sua responsabilità. Della figlia non si è mai curato, anche quando lei indossava i vestiti del padre per richiamare la sua attenzione; la moglie l'ha tradito perché egli le ha preferito una partita di calcio, facendole sperimentare tutta l'amarezza della solitudine; la sua malattia invece non esiste, perché i medici si sono sbagliati. Così Fabio, dapprima furente e disperato, accetta le sue colpe e decide di rassegnarsi alle umili, malinconiche gioie della vita quotidiana in seno alla famiglia.
Matrimonio all'Italiana part 1
The film spans twenty years of Italian history, from the Allied bombings of Naples to the early 1960s. Domenico Soriano, a rich Neapolitan pastry chef and unrepentant womanizer, has been linked to the former prostitute Filumena Marturano for more than twenty years. Having met her at the time of the Second World War during a bombing, after removing her from the brothel she was in, he had first placed her in an apartment he owned and then welcomed her into his home and that of her elderly mother as a lover. cohabitant and housekeeper.
In a continuous alternation of flashbacks on the past history of the protagonists and the present, the film shows the intricate relationship that binds Domenico to Filumena. Both seem to be in love with each other and both can't seem to do without each other in their lives. He doesn't let her miss anything, and even though he is inconsistent and often distant for long periods, he always comes back to her. However, for Domenico, Filomena remains a prostitute, a woman with whom he can have a quiet relationship, and nothing more.
Filumena for her part suffers from the constant humiliations that "don Mimì" (as she calls him as a sign of esteem and reverence) inflicts on her. Despite seeing her every request fulfilled in terms of money and comfort, she feels within herself that she lacks the esteem and respect of a man who in her heart loves her. "I'm a woman now", she will tell him when she reaches the age of marriage, a marriage which however Domenico will always deny her, at least until a certain moment....
Matrimonio all'Italiana part 2
Quando Domenico è ormai cinquantenne e lei quarantenne, appresa la notizia dell'imminente matrimonio di lui con una giovanissima cassiera della sua pasticceria, un giorno Filumena finge di sentirsi male e di essere sul punto di morire, e chiede l'intervento di un prete per l'estrema unzione. A lui Filumena comunicherà il suo ultimo desiderio, vale a dire quello di sposare Domenico al capezzale. Il prete, conoscendo la loro storia e il rapporto che li legava insieme da anni, convincerà Domenico a fare quest'opera di bene. Ma, terminata la celebrazione del rito e congedatosi il prete, Filumena riacquista le forze, alzandosi dal letto e lasciando i presenti e lo stesso Domenico sconcertati.
Lei è arrabbiata, stufa di essere trattata con disprezzo da Domenico, vuole essere sua moglie, vuol essere la signora Soriano. Ma Filumena non è un'arrivista qualunque, non ha fatto tutto questo per legare egoisticamente Domenico a sé, lo ha fatto bensì per garantire un avvenire e un "cognome" (Soriano, appunto) ai suoi tre figli che, ormai grandi, ella aveva avuto quando ancora era una prostituta. Della loro esistenza aveva sempre accortamente tenuto all'oscuro Domenico, mantenendoli e pagando loro gli studi con i denari che questi le passava per il proprio mantenimento. Adesso Filumena non ha più paura della verità e vorrebbe quei figli con sé, vorrebbe che tutti insieme fossero una famiglia...
Teresa la ladra (1973) HD
Trama: Teresa Numa, nata ad Anzio da una famiglia numerosa, si trova costretta ad abbandonare la casa paterna e a cercare lavoro. Lasciati dieci posti in sette anni, finisce per fare la sguattera a casa del capostazione, il cavalier Nardecchia a Campo di Carne. Qui genera un figlio ma riesce a sposare Sisto, padre della creatura, solo diversi anni dopo. Poiché il marito, convinto fascista, muore nel corso dello sbarco degli Alleati in Sicilia, Teresa si trasferisce momentaneamente a Roma dove incomincia a vivere di espedienti e entra nel giro di alcuni ladruncoli. Finita in prigione nell'imminenza della "liberazione", quando ne esce tenta inutilmente la fortuna a Livorno, a Genova e a Milano. Tornata di nuovo a Roma, finisce prima in carcere poi addirittura in manicomio e si lega prima a Tonino Santità, autista di un ministro, e poi al ladruncolo Ercoletto. Dimessa dal manicomio criminale, invecchiata e semidistrutta, torna ad Anzio per riassaporare un po' di illusoria felicità nei campi fioriti che la videro bambina.
Il secondo tragico Fantozzi (1976) HD
Il ragionier Ugo Fantozzi è ancora protagonista, suo malgrado, di imprese disastrose. Sorteggiato per accompagnare al casinò di Montecarlo uno dei suoi principali, per portargli fortuna è costretto a rimpinzarsi d'acqua minerale fino a levarsi in aria come un palloncino. Tornato in Italia, partecipa a una cruenta battuta di caccia, durante la quale si spara addosso. A Genova, è tra i partecipanti al varo di una nuova nave, ma la bottiglia di champagne si infrange sulla sua testa invece che sullo scafo. Invitato a una festa a casa di aristocratici, si brucia il palato con dei pomodori piccanti e deve difendersi da un terribile alano che lo insegue fino a Roma. Quando si finge ammalato per portare la figlia Mariangela al circo, per non farsi scoprire da un suo superiore, anch'egli presente allo spettacolo, si nasconde nel cannone che lo 'spara' poi verso Agrigento. Durante una proiezione cinematografica del celebre film "La corazzata Potëmkin" si mette a capo di una rivolta di dipendenti, ma poi è costretto insieme agli altri a rivivere personalmente la scena della carrozzella che precipita lungo la scalinata di Odessa. Approfittando dell'assenza della moglie, organizza una seratina speciale insieme a Calboni e Filini ma alla fine sborsa solo un sacco di soldi. Approfittando di una lite tra Calboni e l'amata signorina Silvani, Fantozzi si licenzia e con la liquidazione porta la donna a fare una gita a Capri, ma oltre a spendere inutilmente tutti risparmi di una vita si schianta contro i Faraglioni mentre tenta di esercitarsi sugli sci d'acqua. Affranto dalle tante umiliazioni subite, decide di togliersi la vita annegando. Viene però ripescato e venduto come pesce surgelato. Ricomprato dalla moglie Pina, torna alla sua vita di sempre e viene riassunto dall'azienda, ma con mansioni di parafulmine.
Il marchese del Grillo (1981)
Nella Roma papalina del 1809 il marchese Onofrio del Grillo, nobile romano alla corte di papa Pio VII, trascorre le sue giornate nell'ozio più completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose clandestine con popolane e tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi di sua madre e della parentela conservatrice, bigotta e autoritaria.
Il suo principale passatempo, che lo rende famoso in tutta la città e alla sua diretta servitù, è costituito da innumerevoli scherzi e beffe dei quali risulta spesso vittima la sua aristocratica famiglia composta da personaggi stravaganti e chiusi al mondo esterno.
Il ricco nobile proprietario terriero riesce sempre a uscire con umorismo e in maniera rocambolesca dalle tante e impensabili situazioni durante tutta la commedia, sfruttando senza vergogna anche le conoscenze dell'alta borghesia spesso compiacente (ne è l'esempio la scena del tribunale con la condanna alla gogna dell'ebanista ebreo Aronne Piperno).
Un incontro casuale con un povero carbonaio alcolizzato, Gasperino, suo perfetto sosia, ispira il nobile a coronare il suo repertorio burlesco. In varie situazioni egli arriva a coinvolgere il Pontefice in nome di una giustizia e di un rinnovamento sempre invocati ma che mai riescono seriamente ad impensierire l'audace e brillante "Sor Marchese": nel finale infatti, dopo una finta condanna alla ghigliottina inflittagli da Pio VII, viene graziato da quest'ultimo, che gli concede di riprendere il suo posto tra i Sediari pontifici.
Create Your Own Website With Webador